Le interrogative        

 

       A differenza dell'italiano, e sarebbe interessante scoprire di quanti altri dialetti, il solerino differenzia la forma verbale con il tipo di frase. La forma verbale, cioè, è diversa a seconda che la frase sia affermativa o interrogativa. Nelle interrogative il verbo cambia desinenza.

                                                           

a mang

t' mange

al mangia

a mangioma

u mangei

i mangio

a mangjo?

a mang-te?

al mang-le?

a mangiomio?

a mangeve?

i mangjo?

     

          Prendendo un altro verbo, tipicamente irregolare:

a vagh

t' vai

al va

'andoma

u 'ndei

i va

a vaghjo?

a vate?

al vale?

'andomio?

'andeve?

i vajo?

         Cominciando per vocale compare qualche elisione, ma le desinenze interrogative non cambiano.

         Vediamo le altre coniugazioni:

a cur

t' cure

al cur

a curoma

u curij

i curo

a curjo?

a curte?

al curle?

a curomio?

a curive?

i curjo?

           Nella 2ª plurale può capitare di sentire anche: "u curive?", specialmente se riferito a persona singola trattata con il "voi", ma ritengo che in ogni caso la forma corretta sia "a curive?" perchè "u curive" è la forma dell'imperfetto.

a finis

t' finise

al finis

a finoma

u finij

i finiso

a finisjo?

a finiste?

al finisle?

a finomio?

a finive?

i finisjo?

         Vediamo a questo punto che le desinenze sono sempre le stesse, per cui si può azzardare uno specchietto:

jo te le io ve jo

 

              Come al solito, chi trova errori ed eccezioni protesti e corregga.

sara